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Lusso e sostenibilità: un’opportunità da cogliere con l’ESPR

Il Regolamento sulla progettazione ecocompatibile dei prodotti sostenibili (ESPR) è la legislazione quadro dell’Unione Europea (UE) per la progettazione ecocompatibile, adottata il 13 giugno 2024, che mira a promuovere la sostenibilità dei prodotti integrando criteri ambientali fin dalla fase di progettazione.

Impone standard rigorosi che impongono ai marchi di ripensare le loro pratiche per soddisfare queste aspettative. L’ESPR promuove strumenti e metodologie basati sull’ACV , in particolare il PEFCR (Product Environmental Footprint Category Rules) e metodi armonizzati per la valutazione ambientale dei prodotti, come approfondito nel nostro articolo “Lusso sostenibile: LCA ed eco-design per un impatto positivo”. Questi regolamenti introducono nuovi requisiti, come il passaporto digitale dei prodotti (che entrerà in vigore progressivamente dal 2027), rivoluzionando la trasparenza e la tracciabilità.

Oggi i marchi del lusso non solo devono misurare il loro impatto ambientale su scala globale, ma sono anche fortemente incoraggiati ad intraprendere azioni concrete per ridurlo. Accettando pienamente questi nuovi requisiti, possono posizionarsi come leader nella sostenibilità, attirando una clientela sempre più attenta all’ambiente.
Per i marchi del lusso, l’ESPR rappresenta un’opportunità unica per trasformare i vincoli normativi in vantaggi competitivi. Come possono i marchi del lusso sfruttare l’ESPR per innovare e distinguersi dalla massa?

 

Presentazione del Regolamento ESPR e dei suoi obiettivi

 

Il Regolamento ESPR svolge un ruolo centrale nello sviluppo di un mercato unico dei prodotti sostenibili in Europa, rafforzando la tutela dell’ambiente e incoraggiando l’adozione di modelli aziendali più responsabili. Inoltre, mira a porre le basi per una maggiore competitività e resilienza nel lungo periodo.

L’ESPR sostituisce la Direttiva 2009/125/CE sulla progettazione ecocompatibile ed estende il suo campo di applicazione a quasi tutti i beni fisici, come parte dell’impegno dell’UE per un’economia circolare e sostenibile. Mira inoltre a sensibilizzare i consumatori sull’impatto ambientale dei prodotti e a incoraggiare pratiche di produzione più rispettose dell’ambiente.

Obiettivi principali dell’ESPR:

  • Incoraggiare la progettazione e la fabbricazione di prodotti sostenibili.
  • Sensibilizzare i consumatori sull’impatto ambientale dei prodotti.
  • Contribuire alla transizione verso un’economia più rispettosa dell’ambiente.
  • Promuovere la comparabilità tra prodotti ed aziende definendo un quadro metodologico comune a livello europeo.

Per raggiungere questi obiettivi ambiziosi, l’ESPR non si limita ad enunciare principi generali. Propone un quadro d’azione concreto e strutturato, volto a trasformare le pratiche industriali e a responsabilizzare gli attori economici. Basato su misure precise e innovative, questo regolamento apre la strada a una nuova era di sostenibilità nel settore dei beni di lusso.

Gli atti delegati relativi ai settori interessati dal regolamento saranno pubblicati regolarmente, con priorità a settori come il tessile, l’elettronica e l’energia. A partire dal 19 luglio 2026, la distruzione di alcuni prodotti tessili di consumo invenduti (elenco definito nell’ESPR) sarà vietata per le grandi imprese, per poi essere applicata alle medie imprese a partire dal 2030. Questo piano identificherà la prima serie di prodotti prioritari per i quali saranno adottati atti delegati. Si prevede la creazione di altri 30 atti delegati entro il 2030.  L’elenco iniziale dei prodotti individuati per il primo piano di lavoro comprende, tra gli altri, tessili, mobili, materassi, pneumatici, detergenti, vernici e lubrificanti.

 

Le 3 misure chiave del regolamento ESPR

 

Il regolamento ESPR propone tre azioni principali:

  • Istituire un quadro generale per incoraggiare la progettazione ecocompatibile,
  • Informare i consumatori, in particolare creando un passaporto digitale dei prodotti e un eco-score, il PEFCR,
  • Vietare la distruzione dei prodotti tessili invenduti.

1. Istituire un quadro generale per incoraggiare la progettazione ecocompatibile

L’obiettivo principale dei regolamenti è garantire che i prodotti commercializzati nell’UE tengano conto dei criteri ambientali fin dalla fase di progettazione, al fine di sostenere un’economia circolare lungo tutto il loro ciclo di vita. Questi criteri includono la durata, la riparabilità, la riciclabilità e la riduzione delle sostanze pericolose.

2. Informazioni ai consumatori, in particolare attraverso la creazione di un passaporto digitale dei prodotti

L’obiettivo di questa misura è migliorare la trasparenza e fornire ai consumatori informazioni dettagliate sui prodotti che acquistano. Il passaporto digitale diventerà uno strumento fondamentale per i consumatori, in quanto conterrà informazioni sulla composizione, la durata e le caratteristiche ambientali dei prodotti. Alcuni punti importanti da notare:

  • Composizione e origine geografica dei prodotti: il passaporto digitale specificherà i materiali utilizzati nel prodotto e il suo impatto ecologico, comprese le informazioni sulla sua riparabilità e riciclabilità, per aiutare i consumatori a fare scelte responsabili.
  • Accessibilità: il passaporto sarà disponibile in forma digitale, in modo da facilitare la consultazione e l’aggiornamento in tempo reale da parte dei consumatori. Può essere consultato tramite applicazioni o piattaforme online. Ogni prodotto avrà uno o più “supporti di dati”. Potrebbe trattarsi di un simbolo lineare (codice a barre tradizionale), di un simbolo bidimensionale (ad es. QR Code) o di un altro strumento di inserimento automatico dei dati leggibile da un dispositivo (ad es. chip RFID). Il passaporto digitale dei prodotti rappresenta un’opportunità per i marchi del lusso di soddisfare le crescenti aspettative dei loro clienti in termini di eco-design, sicurezza e trasparenza dei processi di fornitura e produzione. Migliorerà l’esperienza del cliente e creerà un reale valore aggiunto per l’acquirente. Per maggiori informazioni sul passaporto digitale dei prodotti, leggete il nostro articolo: “Il lusso si prepara al passaporto digitale dei prodotti”. ** Articolo datato 30 gennaio 2025, dati non aggiornati da allora.
  • Sostegno all’economia circolare: fornendo informazioni sulla riciclabilità e riutilizzabilità dei prodotti, il passaporto digitale incoraggia i consumatori a scegliere prodotti più sostenibili, rafforzando così l’economia circolare. Inoltre, incoraggia le aziende a tenere conto delle questioni ambientali nella progettazione dei loro prodotti.

3. Vietare la distruzione dei prodotti tessili invendutiOgni anno, milioni di capi di abbigliamento ed articoli tessili invenduti vengono distrutti, sprecando risorse ed aumentando i rifiuti. L’ESPR mira a porre fine a questa pratica e a incoraggiare soluzioni più sostenibili.

  • Ridurre i rifiuti: i prodotti tessili invenduti vengono spesso distrutti perché hanno uno scarso valore di mercato. Tuttavia, questa distruzione genera un elevato costo ambientale. Il divieto mira a evitare questi rifiuti incoraggiando il riutilizzo dei prodotti. Le aziende devono cercare alternative, come la donazione, il riciclaggio o la trasformazione dei prodotti invenduti in nuovi prodotti.
  • Incoraggiare il riutilizzo ed il riciclaggio: vietando la distruzione dei beni invenduti, l’ESPR incoraggia le aziende a trovare soluzioni creative per riutilizzare o riciclare i prodotti invenduti, prolungandone così la vita e riducendone l’impatto ambientale.
  • Allineamento con i principi dell’economia circolare: questa misura è in linea con l’obiettivo dell’economia circolare, che cerca di massimizzare il riutilizzo di prodotti e materiali per ridurre il consumo di risorse naturali. Vietando la distruzione dei beni invenduti, l’ESPR sostiene una gestione più responsabile delle scorte.

Recycling Products Concept. Organic Cotton Recycled Cloth. Zero

 

Alcune iniziative

Diversi grandi marchi del lusso hanno intrapreso iniziative significative per integrare pratiche sostenibili nelle loro attività. Alcuni si sono concentrati sull’eco-design, utilizzando materiali riciclati ed eco-compatibili e investendo in energie rinnovabili per i loro impianti di produzione. Inoltre, stanno sviluppando progetti modulari per rendere più facile la riparazione e lo smontaggio dei prodotti.

Altri hanno istituito programmi di ritiro per incoraggiare i clienti a restituire gli articoli usati, promuovendo così il riciclaggio e l’upcycling. Hanno anche lanciato collezioni che utilizzano materiali riciclati, organici e di origine biologica e si impegnano a ridurre la loro impronta ambientale.

Alcune Maison hanno sviluppato laboratori di upcycling e di riuso creativo, trasformando i ritagli di materiali (pelle, seta, cristallo, et cetera.) in oggetti unici e sostenibili, venduti in edizione limitata in boutique selezionate o in occasione di eventi internazionali. Queste iniziative incarnano una forma di economia circolare, radicata nell’artigianalità di queste maisons.
Altri hanno investito in ricerca e sviluppo per creare materiali innovativi e sostenibili e hanno introdotto servizi di riparazione per prolungare la vita dei loro prodotti. Notevole è anche il loro impegno nel ridurre le emissioni di carbonio nella loro catena di fornitura.
Queste iniziative dimostrano un forte impegno per la sostenibilità e la conformità alle normative ambientali.

Detailed stylish handbag crafted

 

Conclusioni

Il regolamento ESPR rappresenta un passo importante per l’Unione Europea nel suo percorso verso un’economia più sostenibile e circolare. Ponendo l’accento sull’eco-design, sulla trasparenza delle informazioni e sulla gestione dei prodotti invenduti, stabilisce misure concrete per ridurre l’impatto ambientale dei prodotti durante tutto il loro ciclo di vita. Le iniziative messe in atto da alcuni marchi del lusso dimostrano che i regolamenti ESPR possono essere un vero motore di cambiamento. Incoraggiano le aziende a ripensare il proprio modello di business e a innovare, per coniugare competitività e sostenibilità.

 

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