5 consigli per fare della vostra azienda un modello di trasparenza

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I consumatori di oggi sono più informati, più educati e più impegnati che mai. Nel 2017, l’utilizzo degli adblocker è aumentato del 30% in tutto il mondo, nonostante gli sforzi dei giganti dei social network e dei motori di ricerca. Invece di essere influenzati dagli annunci, gli acquirenti ricercano attivamente i marchi e scelgono di entrare in contatto con loro. In questo contesto, le aziende dovranno essere pazienti e trasparenti per sviluppare un vero rapporto di fiducia con i propri clienti.

In questo articolo vi sveliamo 5 consigli per rendere la vostra azienda un modello di trasparenza.

 

1- CONDIVIDETE IL RETROSCENA 

La trasparenza del marchio è una strategia a lungo termine. Più sarete autentici e trasparenti con i vostri clienti, più essi entreranno in sintonia con il vostro marchio. I video sono un ottimo modo per condividere contenuti che appaiono più naturali e “trasparenti”. Ad esempio, Patagonia ha utilizzato questo metodo per la sua iniziativa “Footprint Chronicles”, nata dall’esigenza di comunicare meglio con i propri clienti. Al fine di innovare e rendere accessibile il classico rapporto annuale sulla CSR (Corporate Social Responsibility), Patagonia pubblica video, interviste e presentazioni sull’origine dei suoi materiali, sull’organizzazione della supply chain oltre che sui punti di forza e debolezza dei suoi prodotti.

 

2- UTILIZZARE I SOCIAL NETWORK COME RISORSA

I social network hanno un potere molto influente sugli utenti di Internet, che potete sfruttare a vostro vantaggio. Ad esempio, Instagram conta oltre 1 miliardo di utenti attivi mensili e l’80% di loro segue almeno un marchio. “Instagram Stories” è una funzione importante di Instagram per la condivisione di foto e video che scompaiono dopo 24 ore. 500 milioni di account utilizzano questa funzione ogni giorno e 1/3 delle storie più viste provengono da marchi. Il tasso di coinvolgimento dei brand su Instagram è 60 volte superiore a quello di Facebook. È quindi nel vostro interesse essere attivi su questo tipo di social network per coinvolgere gli utenti e fidelizzarli. Ecco un esempio specifico di storytelling attraverso le Instagram Stories con questo marchio che rivela il processo di creazione dei gioielli nel laboratorio.

“Oggi vi mostriamo il dietro le quinte della nostra fabbricazione.”

“La saldatura” “Il montaggio” “I prototipi”

 

Anche Whole Foods Market è un ottimo esempio di rivenditore con una forte strategia di contenuti sui social media. Con oltre 7 milioni di follower, l’azienda condivide con il suo pubblico informazioni su fornitori, agricoltori, paesi di origine e certificazioni dei suoi prodotti.

 

3- LE VOSTRE POLITICHE SULLA PRIVACY E SUI DATI DEVONO ESSERE CHIARE E ACCESSIBILI 

In base al GDPR, i marchi hanno l’obbligo di essere trasparenti nei confronti degli utenti relativamente all’utilizzo dei loro dati personali. Un’ampia percentuale di utenti desidera che le aziende diano loro la possibilità di gestire le informazioni raccolte sulla propria persona, comprese le modalità di utilizzo e condivisione dei dati. È quindi importante informare i vostri potenziali clienti su come vengono gestiti i loro dati, rendendo la vostra politica facilmente accessibile e comprensibile. Ad esempio, l’informativa sulla privacy di Fitbit presenta un riepilogo che rimanda ad argomenti specifici quali le informazioni raccolte dall’azienda, le modalità di condivisione e la diversa gestione dei dati di adulti e minori. I vostri potenziali clienti devono poter personalizzare i cookie quando navigano sul vostro sito web. Ugualmente, devono essere in grado di accettare o rifiutare di ricevere le vostre comunicazioni su ogni canale. Saranno allora “opt-in” oppure “opt-out”.
Infine, devono essere in grado di revocare facilmente gli abbonamenti. Fate in modo che la loro privacy e le loro preferenze siano la vostra priorità e dimostratelo.

 

4- EVIDENZIATE LA VOSTRA POLITICA DI CSR 

I consumatori di oggi sono sempre più scettici nei confronti delle iniziative di marketing, poiché sono più consapevoli dell’offerta, dei concorrenti e dei prezzi. Non sorprende dunque che la maggior parte di loro sia più fedele a marchi che offrono piena trasparenza. Molti acquirenti vogliono investire in prodotti creati tenendo conto delle problematiche sociali e ambientali. Condividete i vostri sforzi di CSR pubblicizzando le vostre attività ed eventi passati e futuri. In questo modo, evidenziando il coinvolgimento della vostra azienda e le prove dei risultati della CSR, creerete fiducia e lealtà tra i vostri clienti.

 

5- NON DIMENTICATE I VOSTRI DIPENDENTI: SIATE TRASPARENTI, AUTENTICI, CHIEDETE UN FEEDBACK E CONSULTATELI!

Un altro modo per agevolare la trasparenza consiste nel condividere le informazioni sulla vostra azienda – tanto le positive quanto le negative – con i vostri dipendenti. Ad ogni modo, avete una forte probabilità che ne vengano a conoscenza tramite voci di corridoio, dunque, tanto vale anticipare queste ultime e proteggere il rapporto di fiducia col dipendente. Incoraggiate la trasparenza nella vostra azienda tramite la redazione di una newsletter ricorrente, domandando ai vostri responsabili di trasmettere informazioni sulle attualità ai propri collaboratori e di incoraggiare il loro coinvolgimento in iniziative individuali o collettive. Il contenitore delle idee della vostra azienda potrebbe riempirsi molto rapidamente!

 

CONCLUSIONE

In conclusione, nell’era del libero accesso alle informazioni, sembra più prudente offrire ai clienti e ai dipendenti ciò che cercano, piuttosto che lasciare che siano loro a fare le proprie supposizioni.

Le relazioni si costruiscono in base a ciò che conosciamo degli altri. Sebbene una possibile critica negativa o un errore resi pubblici possano talvolta ledere la vostra reputazione, i vantaggi di un marchio “trasparente” sono molto più grandi di quanto sembri. Guadagnare la fiducia dei vostri clienti non deve essere per forza una sfida, basta impegnarsi nell’essere sinceri e autentici.

Il dottor Mani ha dichiarato: “La trasparenza è un rischio, l’autenticità la moneta, la fiducia la ricompensa”.

 

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